I primi giorni del Green Pass obbligatorio nelle sale giochi, sale scommesse, sale slot e sale bingo sta procedendo senza particolari intoppi, come segnalano i più importanti operatori di gioco.
«Apprezziamo le parole del ministro Lamorgese sul fatto che, come la federazione sostiene da settimane, non spetti ai gestori dei locali controllare i documenti di identità dei clienti, perché questo andrebbe oltre i loro doveri, ma è necessario fare un passo in più». Buone notizie quindi per tutti gli appassionati di slot, che in questo periodo magari hanno cominciato a giocare alle slot dei casinò online, ma in molti non disdegnano l’idea di tornare a giocare dal vivo.
Il gioco riparte dopo il lockdown. Il Green pass e le nuove regole per i gestori delle sale slot
Intanto molti hanno detto la loro su come sta ripartendo il gioco dopo il lockdown e soprattutto come il green pass sta influendo. Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, in una nota. «Se una persona esibisce un Green pass non suo e viene scoperto dalle forze dell’ordine nel corso di uno dei controlli a campione che sono sempre più frequenti, la responsabilità deve restare in capo al cliente e non venire condivisa con il titolare del locale», sottolinea Calugi. «In sostanza, chi gestisce un pubblico esercizio non può essere multato a causa di un abuso commesso da un avventore incauto. Va fatta chiarezza in maniera ufficiale, attraverso una circolare o modificando direttamente la norma in vigore. Ma è indispensabile agire subito.
A dire la verità almeno all’inizio un po’ di confusione è stata creata. Stabilito che i titolari della sale slot (così come i titolari di tutti gli altri pubblici esercizi) devono controllare il green pass del giocatore, questo non è tuttavia costretto a mostrare altri documenti. La regola è che nei locali «venga richiesto il Green pass senza il documento di identità. Su questo è in preparazione una circolare». Lo ha chiarito il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel corso di una conferenza stampa a Torino. Il ministro non ha escluso «controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa», ma «non si può pensare che i controlli sul Green pass li facciano le forze di polizia, questo sarebbe distogliere dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza». Saranno i titolari a dover provvedere, anche se «non potranno chiedere la carta d’identità ai clienti.
Green Pass: ecco la percentuale dei possibili giocatori in Italia
Una discussione che tiene banco tra gli operatori del gioco pubblico è di quanto calerà la raccolta delle loro attività con l’introduzione dell’obbligatorietà del Green Pass per avere accesso alle sale. Attraverso un’elaborazione dei dati raccolti da Eurispes, Sole24Ore e Adnkronos, Agimeg ha stimato la percentuale dei giocatori che potrebbero avere accesso alle sale giochi, sale scommesse e sale bingo.
I dati sono stati ottenuti dividendo la popolazione nelle fasce di età che caratterizzano i singoli giochi. Ad oggi in Italia, considerando la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale e contando anche chi è in attesa della seconda dose e che è stato già colpito dal Covid, è totalmente o parzialmente protetto il 65,9% delle persone. Considerando solo gli over 12, la percentuale del parzialmente protetti è del 73,1%, con il 62,9% completamente vaccinato. Ovviamente, nell’elaborazione di Agimeg, sono stati presi in considerazione i dati della popolazione e delle vaccinazioni riguardanti persone maggiorenni.
Green Pass e le sale scommesse
Attraverso l’elaborazione dei dati suddetti, risulta che il 66,7% dei possibili utenti delle sale abbia a disposizione il Green Pass. Per aver accesso alle sale, ricordiamo c’è bisogno di aver ricevuto almeno una dose di vaccino, di aver effettuato un tampone o di aver avuto il Covid. Ovviamente i relativi Green Pass avranno validità differenti.
Green Pass e le sale slot
Passiamo alle sale slot: in questo caso la percentuale sale leggermente rispetto alle scommesse. Dall’incrocio dei dati sulle vaccinazioni con la popolazione potenzialmente interessata a questo tipo di gioco, potrebbe entrare nelle sale il 71,1% degli ipotetici clienti.
Green Pass e le sale Bingo
I dati del bingo corrispondono perfettamente con quanto dichiarato dal presidente di Federbingo Italo Marcotti, che si aspetta un calo, per questo tipo di attività di circa il 20%. Dall’incrocio dei dati risulta infatti che i possibili utenti del bingo autorizzati ad entrare sarebbero il 79,7%.
Le percentuali proposte fanno riferimento all’ipotetica massa di persone interessata al singolo gioco. Si tratta ovviamente di una stima che non dovrebbe comunque discostarsi troppo dalla realtà. Ci sono delle differenze anche per quanto riguarda le singole regioni ed i territori. In particolare, i dati proposti calano per quanto riguarda Calabria, Sicilia e province autonome di Trento e Bolzano. Le regioni invece dove i dati trovano più conferma sono Lombardia, Puglia, Lazio e Abruzzo.
Green Pass: cosa ne pensano gli esperti del settore
L’introduzione del Green Pass per entrare nelle sale scommesse è un passaggio importante, una fase necessaria e costruttiva. Abbiamo subìto tanti mesi di chiusura, se nuovi lockdown possono essere scongiurati nei prossimi mesi per effetto del Green Pass ben venga questo strumento. All’ingresso della nostra storica agenzia abbiamo un cartello in cui ricordiamo che l’accesso è consentito solamente con il Green Pass”. E’ quanto ha dichiarato dalla sua sala scommesse di Lucca, attiva da più di 30 anni, Maurizio Ughi, commentando l’andamento del primo giorno di obbligatorietà del Green Pass per le sale scommesse.
Il Green Pass è dunque un cavallo vincente: cosa pensano i titolari delle sale dopo il confronto con i giocatori
“Il Green Pass per la nostra attività è sicuramente un cavallo vincente, unica strada per poter lavorare, altrimenti l’alternativa sarebbe stata restare chiusi finché non fosse finito tutto. Invece in questo momento, con questo escamotage del Green Pass, possiamo stare aperti ed avere continuità, che per noi è un elemento determinante. Ricordiamo che siamo stati chiusi per un anno, l’ultimo l’ultimo lockdown è durato 8 mesi, una cosa demoralizzante per noi e per i clienti. Ora invece grazie al Green Pass stiamo tornando a vivere, la gente si riunisce qui da noi per parlare di sport, scommesse, ippica. Tra l’altro, per i nostri clienti sapere che il nostro locale è controllato ed ancora più sicuro dal punto di vista sanitario, è un qualcosa in più che li fa stare bene. Solamente all’inizio può sembrare faticoso, ma poi una volta iniziato è un vantaggio per tutti”.
Che il Green Pass sia la soluzione migliore per le attività di gioco è convinto anche Simone Sartini, direttore dell’agenzia Snaitech di Lucca, incaricato di controllare il Green Pass ai clienti che entrano nel locale.
“Finora problemi non ce ne sono stati, i clienti sono collaborativi. Chi ha il Green Pass non ha difficoltà a mostrarlo, l’applicazione sta funzionando bene. La chiusura con un altro lockdown sarebbe deleterio per il nostro comparto, per come si sono approcciati i clienti a questa novità c’è la consapevolezza che il Green Pass è necessario, è l’unica strada percorribile per non richiudere. I nostri clienti sono molto volenterosi nel voler tornare da noi, in quello che ricordiamo è un settore che non ha mai dato problemi nella diffusione della pandemia. Tra pochi giorni rivedremo l’agenzia piena di scommettitori, come siamo abituati a vedere”.
Green pass. Le parole del ministro Speranza
Abbiamo approvato un nuovo decreto legge che punta sullo strumento del Green pass per gestire questa fase epidemica. In questa fase la scelta del Governo è investire sul pass per evitare chiusure e tutelare libertà”.
Queste le parole con cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, presenta il nuovo decreto legge approvato nel Consiglio dei ministri di ieri, 5 agosto, che introduce misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e dei trasporti a partire dal 1° settembre 2021, con l’obbligo di possedere il Green pass per accedere, estendendo quanto già in vigore da oggi per i locali pubblici ed altre attività sociali ed economiche, comprese quelle di gioco.
Speranza quindi rimarca: “Il provvedimento è stato approvato all’unanimità in Cdm: per me non è assolutamente la vittoria di una parte, ma del Paese”.
Secondo quanto si apprende, inoltre, durante il Consiglio dei ministri, il premier Mario Draghi ha tracciato un bilancio dei suoi primi mesi di governo, partendo dalla crescita dell’economia italiana, che corre più veloce di quanto previsto dal Def, “un’espansione ben oltre al 5 percento”, per poi ringraziare i “suoi” ministri per il lavoro svolto. “Con cautela e allo stesso tempo con coraggio siamo andati incontro alle esigenze dell’economia e siamo riusciti a tenere sotto controllo la curva del contagio. Questi risultati – ha detto, ricordando i decreti di sostegno all’economia, ai lavoratori e alle imprese, alle categorie più colpite dalla crisi, come le partite Iva e gli operatori del turismo, con riferimento ai programmi di investimenti che hanno posto le basi per una ripresa duratura. – devono spronarci a continuare con la stessa determinazione quando torneremo dalla pausa estiva, perché sono ancora molti i provvedimenti che abbiamo in programma. Buone vacanze”.