Il gioco d’azzardo in Italia si è quasi fermato quando i blocchi pandemici hanno chiuso i più grandi casinò, la sale bingo e le sale scommesse l’anno scorso. L’industria del gioco d’azzardo italiano ha accumulato entrate mensili nettamente positive però per quanto riguarda il gioco online. In questo articolo faremo quindi un riassunto su come è andato il gioco negli ultimi 12 mesi.
Il gioco d’azzardo nel 2021: la situazione nei casinò
Cominciamo l’analisi dai Casinò italiani. Sarebbero quattro, ma ne possiamo valutare solamente tre, visto che Campione – e non sono mancate polemiche – dopo aver annunciato la riapertura per il 31 dicembre 2021 ha dovuto rinviare ulteriormente la riapertura. E’ ovvio che un solo giorno non avrebbe fatto la minima differenza, ma senza dubbio riaprire sarebbe stata la risposta migliore e il migliore auspicio per il 2022.
Come riporta Gioconews mentre le case da gioco di Venezia, Sanremo e Saint Vincent hanno approfittato delle festività per aprile le Sale, al 31 dicembre a Campione non erano state ancora rese noto il nome del soggetto che si occuperà dell’organizzazione dei tornei di poker e di colui che invece gestirà il servizio ristorazione, e sicuramente si sta mettendo mano anche ad alcune questioni tecniche attinenti la gestione delle casse, oltre che del riscaldamento e del servizio di pulizia.
Casinò di Venezia: i numeri
Ma il bilancio non è stato nero come detto per tutte le case da gioco. Nel 2021 ad esempio il Casinò di Venezia, nonostante oltre 5 mesi di chiusura, ha incassato 57,8 milioni di euro. Per il secondo anno consecutivo la Casa da Gioco è stata costretta a confrontarsi con l’emergenza pandemica.
Nel 2020, a fronte di sei mesi di chiusura, gli incassi furono di 44,3 milioni. Molto positivo il mese di dicembre 2021, in cui gli incassi hanno superato gli 8 milioni di euro. Sono invece circa 1 milione e 700 mila euro gli incassi di questi primi 6 giorni del nuovo anno.
Giochi e tasse – Quanto ha incassato l’Erario nel 2021?
Superano 3,69 miliardi di euro gli incassi per entrate del bilancio dello Stato da lotto, lotterie ed altre attività di gioco tra gennaio e novembre del 2021 (rispetto ai 4,15 miliardi di euro dello stesso periodo del 2020). E’ quanto si legge nel Conto Riassuntivo del Tesoro del MEF.
Nel dettaglio, oltre 1,87 miliardi di euro provengono dal Preu applicato su Slot e Vlt, oltre 1,08 miliardi dai proventi del lotto, oltre 268 milioni da altri proventi delle attività di gioco, oltre 295 milioni come quota del 40% dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici e oltre 56 milioni come Diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
A questi si aggiungono 146,9 milioni dai proventi relativi ai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale, 572,7 milioni dalla ritenuta del 6% sulle vincite del gioco del lotto, 1,57 miliardi di euro dalle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, 657 milioni dai proventi derivanti dal gioco del bingo e oltre 2,39 milioni di euro dal versamento di somme da parte dei concessionari di gioco praticato mediante apparecchi.
Tutti i numeri del gioco in Italia nel 2021
Il 2021 di giochi e scommesse in Italia si chiude con spesa ed erario in calo, nonostante i dati registrati siano superiori a quanto totalizzato lo scorso anno, che tuttavia fu caratterizzato da due lockdown prolungati che di fatto azzerarono la raccolta sulla rete fisica. E’ quanto emerge da un’elaborazione Agimeg sui dati dei concessionari e dei Bollettini del Dipartimento delle Finanze.
La spesa – data dalla differenza tra quanto puntato e quanto vinto dai giocatori – quest’anno è stata infatti pari a circa 15 miliardi di euro, un dato inferiore rispetto ai livelli pre-pandemia (nel 2019 fu di 19,4 miliardi), nonostante si sia ottenuto lo stesso volume di raccolta (circa 110 miliardi di euro). Sul dato della spesa incide in modo significativo il gran numero di giocate effettuate online, che possono contare su un payout più alto, ovvero su una maggiore percentuale di pagamento delle vincite.
Stesso discorso per l’erario, che nel 2021 perde, a fronte di una medesima raccolta, il 35%, attestandosi a circa 7,7 miliardi di euro (contro gli 11,4 miliardi del 2019), a causa anche in questo caso dell’aumento del gioco online, che con una maggiore restituzione in vincite assicura meno entrate per lo Stato rispetto al gioco praticato sulla rete fisica.
Il 2021 del gioco in Italia – chi sale e chi scende
Analizzando l’andamento dei singoli giochi si evidenzia come i prodotti che più hanno subìto gli effetti delle chiusure imposte per fronteggiare la pandemia siano stati gli apparecchi da intrattenimento (Slot e Videolotteries) e le scommesse sportive in agenzia. La raccolta delle Slot infatti si è attestata a circa 7,7 miliardi, un dato in calo del 27,3% rispetto ai 10,6 miliardi dell’anno precedente (nel 2019 fu addirittura tre volte superiore: 22,9 miliardi). Le VLT hanno invece registrato un -14,8%, passando da 8,1 miliardi a 6,9 miliardi.
Le scommesse sportive crescono grazie al gioco online
Le scommesse sportive sulla rete fisica nell’anno in corso hanno invece perso il 30,7% (da 2,6 a 1,8 miliardi), ma complessivamente questo segmento ha registrato un +35,7% (da 10,9 a 14,8 miliardi), grazie al decisivo apporto delle scommesse via internet, che sono cresciute del +56,6%, da 8,3 a 13 miliardi di euro. Segno più anche per i tradizionali giochi da ricevitoria, con Lotto, Superenalotto e GrattaeVinci che fanno registrare crescite a due cifre.
Il gioco del lotto è sempre sugli scudi
Il Lotto ha infatti incassato nell’anno in corso 8,5 miliardi, il +32,8% sul 2020, i Giochi numerici a totalizzatore (Superenalotto, Winforlife, Vincicasa) 1,7 miliardi (+30,7%), ma il balzo in avanti più consistente è stato quello delle lotterie istantanee GrattaeVinci, che sono passate da 8,1 a 12,9 miliardi, con un incremento del +59,2%. Sostanzialmente stabile invece la raccolta ippica (passata da 380 milioni a 400 milioni di euro, +5,2%). Con la rete fisica chiusa nel 2021 per più di 5 mesi, era inevitabile che gran parte del gioco si spostasse sull’online, cosa puntualmente avvenuta: i numeri parlano di 54,5 miliardi di raccolta (in pratica la metà di quanto complessivamente giocato tra fisico e online in tutto l’anno), il +45,3% rispetto ai 37,5 miliardi dell’anno precedente.
L’andamento della raccolta del 2021 si riflette inevitabilmente sulle entrate erariali per singoli giochi. Le Slot – riporta ancora Agimeg – quest’anno hanno versato alle casse dello Stato 1,8 miliardi (-28%), le VLT 0,6 miliardi (-76%), le scommesse in agenzia 70 milioni di euro (-36,3%). In controtendenza invece le scommesse sportive online (+66,6% a 400 milioni di euro), il Lotto (+22,2% a 1,1 miliardi), i giochi numerici a totalizzatore (Superenalotto, Winforlife, Vincicasa con il +42,8% a mezzo miliardo di euro) e i GrattaeVinci (+72% a 1,91 miliardi), mentre l’ippica è stabile con 10 milioni di euro. L’online nel 2021, complice il grande incremento delle giocate via internet, ha invece versato nelle casse erariali mezzo miliardo di euro, il +42,8% rispetto all’anno precedente.
Come è partito il 2022… Lotteria Italia e Nuovo Totocalcio
Il nuovo Totocalcio sembra piacere agli italiani. Il primo concorso dell’anno, che ha coinciso con il lancio della nuova formula di gioco, fa infatti registrare dei dati molto interessanti. Sono state 46.750 le schedine giocate nel primo concorso del nuovo Totocalcio, contro le 18.501 dell’ultimo concorso del vecchio Totocalcio. Una crescita del +154%.
Ma la raccolta, cioè i soldi spesi, sono stati meno. L’ultimo concorso del vecchio Totocalcio aveva infatti fatto segnare una raccolta di 269.574 euro, mentre il primo concorso con la nuova formula ha avuto giocate per un totale di 167.380 euro.
Marcello Minenna commenta i dati della Lotteria
Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli ha dichiarato – come riporta l’agenzia specializzata Agimeg – in merito alla Lotteria Italia edizione 2021, che ha registrato un incremento della vendita dei biglietti del 40%: “L’Agenzia, quest’anno, credeva molto nell’iniziativa anche per dare un segnale di ritorno alla normalità in questa era di emergenza pandemica. I numeri sono, in questo senso, assolutamente incoraggianti. La Lotteria Italia – che in origine era nota, fin dagli anni 30 come Lotteria di Capodanno – è l’unico evento nel settore del gioco pubblico del nostro Paese che unisce davvero la tradizione e l’innovazione.
Cosa ci si aspetta dal 2022?
Ora il settore del gioco si interroga su cosa potrebbe succedere nel 2022. Tutto dipende ovviamente dalla Pandemia e da come sarà affrontato dal governo italiano. Intanto il decreto Festività stabilisce, «dal 10 gennaio» e «fino al termine dello stato di emergenza», un ampliamento degli ambiti e delle attività «il cui accesso è riservato ai soggetti in possesso di un certificato verde Covid-19 in corso di validità, generato esclusivamente da vaccinazione o da guarigione – con esclusione, dunque, di quelli generati in virtù di un test molecolare o di un test antigenico rapido» per le «attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò (ivi comprese le ipotesi di attività svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente)». Lo ricordano i tecnici del Servizio Studi del Senato nel dossier che accompagna il provvedimento, da oggi all’esame della Commissione Affari costituzionali.